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Il Consiglio Regionale AIMC Piemonte riunitosi in data 11 luglio ha approvato all'unanimità  il documento che segue che dichiara la propria preoccupazione in merito all'esito del Concorso per Dirigenti Scolastici in atto.

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Il Consiglio Regionale dell’AIMC Piemonte riunitosi in data 11 luglio a Cisterna d’Asti

  • preso atto della Sentenza emessa il 2 luglio dalla Terza Sezione del TAR Lazio con la quale sono annullate le procedure relative alle prove scritte (e alla valutazione delle stesse) del concorso a posti di dirigente scolastico;
  • rilevato che degli undici motivi del ricorso, il TAR ne riconosce fondato uno solo, riguardante la presenza di membri incompatibili in tre commissioni, mentre tutti gli altri vengono respinti;
  • ESPRIME LA PROPRIA PREOCCUPAZIONE per le conseguenze che si potrebbero avere dal 1° settembre nelle scuole ove potrebbero mancare quasi 3000 dirigenti su 8300 istituzioni, rendendo nuovamente necessario ricorrere massicciamente all’istituto della reggenza, fortemente penalizzante per la qualità del servizio offerto all’utenza data la significatività del ruolo dirigenziale soprattutto se stabile;
  • AUSPICA che il Consiglio di Stato, il quale in via cautelare ha concesso la sospensiva richiesta dal MIUR, possa nel merito, che sarà definito a ottobre, sanare la situazione al fine di evitare ad anno scolastico avviato un nuovo avvicendamento dei capi d’istituto e dei docenti che li hanno sostituiti in classe;
  • SI DISPIACE che, per tutelare i pur legittimi interessi di qualche concorrente che non ha superato la prova scritta, vengano pregiudicati i diritti dei tanti candidati che, avendo superato le prove, avrebbero diritto ad essere assunti in prova nei termini previsti da Bando di concorso e successive integrazioni;

                      IL CONSIGLIO REGIONALE AIMC PIEMONTE infine

                                              RITIENE

che forse sia giunto il momento di rivedere le procedure di re­clutamento della dirigenza sco­lastica e del personale docente perché probabilmente i tanti contenziosi sono prodotti anche da aspetti che posso­no essere viziati da mancata correttezza o scarsa trasparen­za.

                                                                                   Il presidente regionale

                                                                                        Claudia Mossina        

Il Consiglio Regionale AIMC Piemonte riunitosi in data 11 luglio ha approvato all'unanimità  il documento che segue che dichiara la propria assoluta contrarietà alla norma introdotta dal decreto concretezza sui controlli biometrici ai Dirigenti scolastici.

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Il Consiglio regionale AIMC Piemonte, riunito a Cisterna d’Asti l’ 11 luglio 2019,

* PRENDE ATTO che nella Gazzetta Ufficiale del 22/6/2019 è stata pubblicata la Legge 19/6/2019 n. 59 [legge “concretezza”], che all’art. 2 quarto comma prevede che i dirigenti scolastici sono soggetti ad accertamento esclusivamente ai fini della verifica dell’accesso, con sistemi biometrici;
* RILEVA una scarsa motivazione nella norma, visto che i dirigenti scolastici non sono certo assenteisti o personale da assimilare ai “furbetti del cartellino”. Si tratta di personale costretto a lavorare in condizioni di grave disagio professionale per garantire il regolare funzionamento del servizio scolastico (poco meno di 7.000 presidi si fanno carico di oltre 1.700 scuole in reggenza) nonostante il moltiplicarsi delle incombenze attribuite alle scuole e il contemporaneo costante calo dell’organico. Devono garantire la loro presenza nei 43.000 plessi scolastici dipendenti; devono curare i rapporti con Enti Locali, ASL, Uffici Territoriali del MIUR, Ordini professionali, Associazioni del territorio, realtà produttive, reti di scuole, assistenti sociali, Forze dell’ordine, Magistratura;
* SOSTIENE che i dirigenti scolastici hanno un ruolo di guida e di orientamento delle comunità scolastiche; rispondono dei risultati di apprendimento di 8 milioni di alunni; sono chiamati a confrontarsi tutti i giorni con le emergenze educative che la società del nostro tempo pone alla scuola; sono responsabili della sicurezza degli edifici e della salute e dell’incolumità di 9 milioni di persone.  

Un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici che hanno responsabilità associative a livello locale hanno sottoscritto il seguente comunicato a sostegno della professoressa di Palermo, sospesa dal servizio perchè i suoi scolari hanno paragonato le leggi razziali del fascismo alle reconti normative sulla sicurezza.

"Siamo un gruppo di Insegnanti e Dirigenti scolastici della Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), con incarichi di responsabilità a livello territoriale e nazionale, vogliamo stigmatizzare con tutta la forza della nostra fede e la volontà della nostra testimonianza il comportamento delle autorità scolastiche di Palermo, che non hanno esitato a sanzionare la nostra collega professoressa Rosa Maria Dell’Aria dell’Istituto Tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” con una sospensione dal servizio, per il solo fatto di aver lasciato ai suoi studenti la libertà di esprimere, motivandole, le proprie opinioni contrarie alle leggi, da poco approvate, che tolgono ogni diritto di asilo nel nostro Paese alle persone migranti. Il nostro fermo risentimento di fronte a queste forme di prevaricazione nei confronti di una insegnante che, altro non ha fatto, se non il proprio dovere (e, aggiungiamo noi, con grande professionalità e dignità culturale), è ancor più accresciuto dalla considerazione che l’Amministrazione scolastica si è mossa su istanze dichiaratamente politiche, dimostrando così una totale dipendenza dai poteri che reggono temporaneamente (in democrazia) le sorti della nazione; il che rende ancor più esplicita la sua incapacità di guidare un sistema formativo, come quello scolastico, basandosi sul rispetto dei diritti intoccabili della dignità di ciascuna persona, specie nel momento in cui svolge con coscienza il proprio servizio educativo, e della libertà di pensiero, che la nostra Costituzione garantisce per tutti i cittadini. Ci chiediamo da educatori responsabili quale sia il messaggio che andranno maturando nelle loro giovanili coscienze i ragazzi di quella classe, che hanno elaborato il proprio giudizio storico con serietà di studi e di analisi, e che ora vedono il proprio lavoro fatto oggetto strumentale di punizioni nei riguardi della loro professoressa, che li ha guidati e aiutati in quella ricerca. Ci preoccupa il danno assai grave che deriva alla loro maturazione dalla pessima gestione di questa vicenda da parte dei responsabili dell’amministrazione scolastica e paventiamo che il clima creato da questo improvvido atteggiamento possa provocare ulteriori danni ai già fragili equilibri che i processi educativi scolastici stanno vivendo, in quest’epoca difficile per tutti i protagonisti della vita della scuola."

 Grazie per l'attenzione.

 

 

 

L’ A.I.M.C   (Associazione Italiana Maestri Cattolici)  è un’associazione professionale a cui possono aderire tutti i professionisti della scuola che condividono l’art. 1 dello Statuto che recita:

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici è una libera e democratica associazione professionale che si costituisce tra insegnanti, dirigenti scolastici e ispettori tecnici della scuola dell’infanzia ed elementare, statale e non statale, in servizio, aspiranti all’insegnamento e a riposo che intendono operare in solidarietà nella scuola e nella società secondo i principi del Vangelo.

Essa è nata nel 1945,  ha carattere nazionale e si sviluppa sul territorio attraverso le dimensioni regionale, provinciale e sezionale.

La sua azione consiste nel sostenere la professionalità docente e dirigenziale che opera nelle scuole italiane statali e paritarie attraverso iniziative di formazione specifica sia in ambito educativo – pedagogico che in ambito di formazione personale.

L’Associazione pone al centro di ogni azione ed attenzione educativa la Persona nella sua accezione più globale sia quando pensa all’alunno sia quando pensa al docente.

Le iniziative che essa pone in atto consistono in incontri di formazione nei quali si cerca un equilibrio tra la presentazione teorica (sia essa frutto del pensiero di illustri pensatori o il contenuto di un provvedimento legislativo), la rielaborazione critica e personale di tale pensiero e la produzione di materiale operativo messo a disposizione di soci e di colleghi.

Cliccando qui puoi leggere i primi articoli dello Statuto Associativo

Ecco lo STATUTO ASSOCIATIVO 

Preambolo

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici – AIMC –, per la sua natura di soggetto sociale, è espressione della volontà di stare nei processi della storia secondo lo stile di solidarietà nella condivisa consapevolezza che l’educazione – campo privilegiato dell’impegno associativo – è bene comune e pubblico che esige corresponsabilità. Vivere la complessità del tempo è, per l’Aimc, continua reinterpretazione della memoria per decifrare il presente e concorrere alla costruzione di futuro con la coscienza di essere porzione di società e porzione di Chiesa. Reinterpretare, decifrare, costruire sono tratti costitutivi dell’Associazione che, per diventare pensieri ed azioni di speranza in termini professionali, sociali, politici ed ecclesiali, si fanno Statuto. Democrazia, prossimità e dialogo sono valori attraverso i quali l’Associazione rende visibili i propri significati solidali che mobilitano responsabilità e senso di appartenenza, rendendo ciascuno protagonista partecipe. Il socio è persona che fa cammino condiviso in un’associazione “di scelta” che diventa impegno per una diffusa e qualificata presenza nello scambio cooperativo e solidale.

Perché aderire all’AIMC

Come hai potuto vedere nelle pagine precedenti l’AIMC ha una diffusione abbastanza capillare in tutta Italia.

Se sei interessato alle attività che essa  offre e condividi i principi fondatori  puoi diventarne socio e partecipare in modo più diretto alle iniziative e collaborare a costruire il “Pensiero Associativo”.

L’Aimc prosegue, dunque, il suo laborioso viaggio, seguendo una sola rotta: consegnare all’Italia un messaggio di speranza per una scuola nuova che guardi al futuro e veda insieme tutte le risorse educative al servizio della persona per una sua rigenerazione che diventa azione per il bene del Paese.

Puoi  approfondire il significato dell'adesione cliccando qui 

L’adesione potrà essere un’importante occasione da non perdere, difficile, ma necessaria per valutare nuove opportunità anche attraverso alleanze significative con forze aventi i medesimi obiettivi per il bene comune, pronti a rilanciare i nostri valori con rinnovato impegno, nuove aspirazioni, strategie e motivazioni.

La Campagna adesioni 2018 è avviata. 

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