A sostegno della prof di Palermo

Un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici che hanno responsabilità associative a livello locale hanno sottoscritto il seguente comunicato a sostegno della professoressa di Palermo, sospesa dal servizio perchè i suoi scolari hanno paragonato le leggi razziali del fascismo alle reconti normative sulla sicurezza.

"Siamo un gruppo di Insegnanti e Dirigenti scolastici della Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), con incarichi di responsabilità a livello territoriale e nazionale, vogliamo stigmatizzare con tutta la forza della nostra fede e la volontà della nostra testimonianza il comportamento delle autorità scolastiche di Palermo, che non hanno esitato a sanzionare la nostra collega professoressa Rosa Maria Dell’Aria dell’Istituto Tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” con una sospensione dal servizio, per il solo fatto di aver lasciato ai suoi studenti la libertà di esprimere, motivandole, le proprie opinioni contrarie alle leggi, da poco approvate, che tolgono ogni diritto di asilo nel nostro Paese alle persone migranti. Il nostro fermo risentimento di fronte a queste forme di prevaricazione nei confronti di una insegnante che, altro non ha fatto, se non il proprio dovere (e, aggiungiamo noi, con grande professionalità e dignità culturale), è ancor più accresciuto dalla considerazione che l’Amministrazione scolastica si è mossa su istanze dichiaratamente politiche, dimostrando così una totale dipendenza dai poteri che reggono temporaneamente (in democrazia) le sorti della nazione; il che rende ancor più esplicita la sua incapacità di guidare un sistema formativo, come quello scolastico, basandosi sul rispetto dei diritti intoccabili della dignità di ciascuna persona, specie nel momento in cui svolge con coscienza il proprio servizio educativo, e della libertà di pensiero, che la nostra Costituzione garantisce per tutti i cittadini. Ci chiediamo da educatori responsabili quale sia il messaggio che andranno maturando nelle loro giovanili coscienze i ragazzi di quella classe, che hanno elaborato il proprio giudizio storico con serietà di studi e di analisi, e che ora vedono il proprio lavoro fatto oggetto strumentale di punizioni nei riguardi della loro professoressa, che li ha guidati e aiutati in quella ricerca. Ci preoccupa il danno assai grave che deriva alla loro maturazione dalla pessima gestione di questa vicenda da parte dei responsabili dell’amministrazione scolastica e paventiamo che il clima creato da questo improvvido atteggiamento possa provocare ulteriori danni ai già fragili equilibri che i processi educativi scolastici stanno vivendo, in quest’epoca difficile per tutti i protagonisti della vita della scuola."

 Grazie per l'attenzione.

 

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